SIENA, IL 70% DELLE RAGAZZE VUOLE PROSEGUIRE GLI STUDI DOPO IL DIPLOMA CONTRO IL 36% DEI RAGAZZI
Data:
26 Ottobre 2023
Più della metà degli studenti della Provincia di Siena vorrebbe proseguire con gli studi post-diploma. E’ quanto emerso dall’indagine promossa nell’ambito del progetto “Gif – Giovani. Inclusione. Futuro per la Toscana”, con capofila Upi Toscana e il coinvolgimento delle province di Arezzo, Pisa, Pistoia e Siena, Ufficio Scolastico regionale e l’Its Energia e Ambiente, sui processi di scelta della scuola secondaria di secondo grado, sulla soddisfazione della scuola frequentata e sulle scelte post-diploma. Lo studio è stato presentato oggi nella Sala dell’Aurora della Provincia di Siena.
L’indagine si è svolta attraverso un questionario rivolto a studenti e studentesse delle classi dalla II alla V e a referenti per l’orientamento delle scuole secondarie di secondo grado delle province di Arezzo, Pisa, Pistoia e Siena, con l’obiettivo di comprendere i processi di scelta e orientamento degli studenti e delle studentesse nelle fasi di passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione e del post diploma. Tra gennaio e marzo 2023 hanno risposto, in forma anonima e su piattaforma web, 13.525 studenti e 746 referenti delle quattro province toscane.
Tra i fattori di scelta, quello del piano di studi e delle materie insegnate si conferma essere il dato più determinante anche per gli studenti di Siena. La maggior parte di loro ha seguito attività di orientamento (nella Provincia di Siena il 63%) e molti di loro chiedono stage pratici prima di intraprendere un percorso di studi. Se nelle quattro province dell’indagine è risultato che quasi la metà degli studenti continuerà a studiare dopo il diploma, nella provincia senese più della metà degli studenti – il 52% – vuole proseguire con studi post-diploma (Università, Its, ecc). Diversamente, poco più di uno studente su cinque manifesta l’intenzione di cercare lavoro subito dopo il diploma (circa il 23%).
La scelta di proseguire con gli studi dopo il diploma emerge anche nella differenza di genere: infatti risulta che poco meno del 70% delle studentesse manifesta l’intenzione di proseguire con gli studi post-diploma contro il 36% degli studenti.
Risulta ancora più evidente la differenza di genere per quanto riguarda la scelta di cercare subito un lavoro: più del 33% degli studenti contro quasi l’11% delle studentesse.
Per quanto riguarda i referenti per l’orientamento, con riferimento alla qualità delle attività di orientamento in ingresso si rileva una valutazione superiore al valore medio (3,7 su una scala da 1 a 5). Più nello specifico, quasi la metà di loro ritiene importante potenziare i microstage a piccoli gruppi (47% dei referenti di Siena contro il 40,5% sulle quattro province). La seconda scelta in ordine di preferenza risulta invece essere quella riferita agli open day (pari al 20%). Per quanto concerne le attività di orientamento in uscita invece il giudizio dei referenti della provincia di Siena risulta essere poco più bassa della media dell’indagine (3,3).
“Il progetto Gif– Giovani. Inclusione. Futuro per la Toscana ha tra gli obiettivi quello di individuare percorsi e modalità di orientamento il più possibile efficaci, anche in chiave di contrasto alla dispersione scolastica” commenta il consigliere provinciale con delega all’istruzione Fabrizio Nepi. “Crediamo, in coerenza con Linee guida nazionali, che una mirata attività di orientamento, libera da stereotipi, possa davvero ‘orientare’ verso scelte consapevoli e rendere concrete le potenzialità dei ragazzi e delle ragazze, rafforzando le loro competenze e contribuendo alla realizzazione dei loro desideri. In questo senso, le figure del tutor e del docente orientatore per accompagnare studenti e studentesse nella costruzione del loro futuro di studi o in campo professionale, possono giocare un ruolo importante, anche per diminuire la distanza tra scuola e realtà socioeconomiche, superare il disallineamento tra formazione e lavoro e contrastare il fenomeno dei Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono occupati, né inseriti in un percorso di istruzione o di formazione. In fondo si tratta di perseguire il successo scolastico per tutte e tutti, a prescindere dalle caratteristiche personali e dall’ambito familiare, culturale e socioeconomico e rafforzare la scuola come presidio di cittadinanza”.
Ultimo aggiornamento
26 Ottobre 2023, 15:31