SEMINARIO:“I controlli della Corte dei Conti sulla finanza pubblica allargata tra autonomie territoriali ed equilibri finanziari”. L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE LORENZETTI
Data:
13 Giugno 2023
“Il tema dei controlli della Corte dei Conti è diventato in questi giorni di estrema attualità, in particolare per la discussione tra il Governo e la stessa Corte dei Conti sulla proposta, che si avvia a diventare legge, di eliminare il controllo concomitante della Corte sull’attuazione del PNRR e sulla proroga dello scudo per danno erariale da colpa grave fino al 30 giugno 2024 inserito dal Governo del Decreto P.A.”
Ad intervenire questa mattina a Palazzo Ducale, sede della Provincia di Massa Carrara, il Presidente Gianni Lorenzetti che ha aperto i lavori del seminario organizzato con Upi Toscana dal titolo “I controlli della Corte dei Conti sulla finanza pubblica allargata tra autonomie territoriali ed equilibri finanziari”
“In questi giorni – ha proseguito il Presidente Lorenzetti – ho cercato di capire e di riflettere, anche sulla base della mia esperienza di Sindaco, di Presidente di Provincia e delle frequenti interlocuzioni con i miei colleghi, quale Presidente di UPI Toscana, se questi sono i veri problemi operativi che ci troviamo di fronte, per concorrere a realizzare il più grande PNRR ottenuto da un paese europeo: 191.5 miliardi, molto più della Spagna che ha ottenuto 69 miliardi, della Francia con 41 e della Germania con 28. Somme che mai nessun governo si è trovato a disposizione e delle quali dobbiamo ancora portare a casa la 3^ e la 4^ rata di 19 e 16 miliardi in scadenza a giugno.
C’è sicuramente il problema della responsabilità penale, civile, amministrativa ed erariale cresciute in modo esponenziale in questi ultimi anni in un contesto in cui gli amministratori locali e i nostri dirigenti sono chiamati ad operare con risorse umane e finanziarie insufficienti, e in un quadro di regole spesso complicato e contraddittorio.
Accogliamo quindi – continua Lorenzetti – con favore le proposte di legge che mirano a modificare il reato di abuso d’ufficio, un tema complesso ed essenziale che interessa i Sindaci, i Presidenti di Provincia e i nostri Dirigenti esposti a imputazioni penali troppo spesso infondate; così come la ridefinizione per legge dei confini della colpa grave, oggi parametro troppo fluido che deve essere più chiaramente distinto dalla colpa lieve, la sola che esenta da responsabilità erariale.
C’è sicuramente anche il tema dei controlli che la Corte dei Contidoverosamenteesercita nella sua duplice veste: da un lato quella giurisdizionale per perseguire il danno erariale e dall’altro quella delle sezioni regionali di controllo attraverso le pronunce specifiche, un controllo sulla gestione dei nostri enti a cui non ci vogliamo sottrarre ma che vorremmo tornasse ad essere maggiormente “collaborativo” e tempestivo rispetto agli esercizi esaminati, evitando interventi dopo diversi anni che aggravano di attività le esigue strutture dei nostri enti.
Tornando all’attualità, come noto, il Parlamento sta lavorando in questi giorni alle disposizioni in materia di responsabilità erariale che prorogano di un anno il c.d. scudo erariale, che limita in via transitoria la responsabilità erariale di amministratori e dipendenti pubblici cui è affidata la gestione di pubbliche risorse per i danni cagionati dalle sole condotte poste in essere con dolo, escludendo quindi ogni responsabilità per colpa grave. E sta intervenendo sull’esclusione del controllo concomitante della Corte dei conti sui piani, i programmi e i progetti previsti o finanziati dal PNRR e dal PNC, per le Province principalmente l’edilizia scolastica e la viabilità nelle Aree Interne.
Confido che il tavolo di lavoro attivato in questi giorni tra Governo e Corte dei Conti sulla revisione della disciplina della responsabilità erariale, del controllo concomitante e del nuovo codice dei controlli, di cui fa parte anche un autorevole relatore del seminario odierno, Franco Massi Segretario generale della Corte dei Conti, sappia trovare un ragionevole punto di equilibrio.
Per realizzare le opere finanziate con risorse PNRR, le queationi e i problemi che le nostre strutture si trovano ad affrontare tutti i giorni sono: ritardi dei Ministeri che si ripercuotono a valle e riducono i tempi a disposizione dei Comuni e delle Province imposti per rispettare gli obiettivi intermedi e finali ed un eccesso di passaggi tra Ministeri ed enti locali.
Mancata definizione di tutti gli adempimenti necessari per i progetti in corso già appaltati nel 2021 per uniformarli alle regole del successivo PNRR
Eccessiva pluralità di portali su cui operare per cui Province come la nostra, che hanno ottenuto finanziamenti nel Piano 2019 poi confluiti nel PNRR, devono operare e alimentare con gli stessi dati due piattaforme (Portale MIM-Ministero Istruzione e Merito e REGIS) con duplicazione di attività da svolgere.
Pur in questo contesto difficile, le Province stanno facendo con impegno la propria parte, nonostante la grave carenza di personale e di risorse di parte corrente che ancora registrano. È anche per questo e per tutto quello che abbiamo attraversato dal 2014 ad oggi che mi ha fatto molto piacere leggere nell’ultima Relazione semestrale sul PNRR il riconoscimento che le Province stanno facendo la propria parte avendo aggiudicato, per le opere di messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, il 70% dei lavori con 4 mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata per il prossimo 15 settembre”.
Di seguito la registrazione dell’intervento del Presidente Lorenzetti su RadioRadicale: https://www.radioradicale.it/scheda/702514/i-controlli-della-corte-dei-conti-sulla-finanza-pubblica-allargata-tra-autonomie
Ultimo aggiornamento
21 Febbraio 2024, 10:23