Scuole, Upi Toscana: “Gli accorpamenti decisi dal Governo divideranno la regione in province di Serie A e province di Serie B”

Data:
2 Ottobre 2024

Scuole, Upi Toscana: “Gli accorpamenti decisi dal Governo divideranno la regione in province di Serie A e province di Serie B”

“Come Upi Toscana abbiamo sostenuto la proposta della Regione ai tavoli di concertazione perché in questo grosso problema creato dal Governo nazionale non possiamo dividere il territorio in figli e figliastri e perché i criteri sul tavolo ci sembrano quelli migliori. Ricordo, anche nei confronti di chi ricorre al TAR contro le nostre stesse decisioni toscane, che lo scorso anno solo Upi Toscana e il Comune di Prato si sono aggiunti al ricorso della Toscana contro il Governo, che purtroppo è stato respinto. E ricordo anche che i criteri che abbiamo deciso lasciano comunque un bel margine di autonomia agli enti locali.” Così il Presidente Lorenzetti rispetto alle polemiche sugli accorpamenti delle scuole richiesto dal Governo, che imporrà 14 accorpamenti dopo i 4 dello scorso anno. “Ho letto e ascoltato diverse prese di posizione in questi giorni e visto che le Province dovranno trasmettere alla Regione le proposte dei territori crediamo debba esserci una cornice di regole regionali che dia ordine”

Il Presidente dell’Associazione delle province toscane ricorda per punti.

  • Garantire la salvaguardia della Toscana diffusa, priorità del programma del Presidente Giani su cui è avviata anche una legge regionale, evitando tagli nelle aree interne periferiche e ultraperiferiche. Ricordo, aggiunge il Presidente, che queste aree sono individuate a Roma e non dalla Regione e non ci sono margini di intervento.
  • Perequare i tagli sul territorio, affinché tutte le province sottodimensionate contribuiscano limitandosi però a massimo tre accorpamenti ciascuna e non più di uno per comune.
  • Assicurare un principio di equità intertemporale, nel senso che negli anni passati alcuni, penso a Lucca, ma prima ancora a Pisa, Livorno, Arezzo, hanno già accorpato e che negli anni futuri altri dovranno farlo.
  • Riconoscere situazioni specifiche come i Cpia e l’educandato di Firenze.

“Credo – conclude Lorenzetti – che per il futuro si debba provare per le scuole superiori ad allargare il territorio entro cui poter accorpare andando oltre le Conferenze zonali, per ora il lavoro è stato positivo ed equilibrato con l’Assessora Nardini, che ha assicurato la concertazione con tutti noi, con gli enti locali e con i sindacati.”

Ultimo aggiornamento

3 Ottobre 2024, 14:08