Rapporto 2024 sugli appalti pubblici in Toscana, UPI Toscana presente al tavolo

Data:
20 Marzo 2025

Rapporto 2024 sugli appalti pubblici in Toscana, UPI Toscana presente al tavolo

Si è tenuto questa mattina 20 marzo a Firenze l’incontro di presentazione del Rapporto 2024 sugli appalti pubblici in Toscana. “I contratti pubblici nell’era del PNRR, della digitalizzazione e delle regole del nuovo Codice”, questo il titolo dell’iniziativa.

All’iniziativa sono intervenuti, nel corso di una tavola rotonda, i rappresentanti di Anci Toscana, Upi Toscana, Ance Toscana, Cna Toscana, Anaepa Confartigianato Edilizia, Legacoop, Confcooperative Toscana e Confapi Toscana.

“Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici, le nove Province della Toscana nel 2024 hanno gestito appalti di lavori servizi e forniture per oltre 784 milioni di euro. Inoltre tutte le nove Province toscane hanno proceduto alla qualificazione delle loro centrali di committenza e stazioni appaltanti e sei di esse operano anche in convenzione con oltre 90 enti locali del loro territorio, oltre un terzo del totale dei comuni toscani” – ha esordito il Presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo, in rappresentanza di UPI Toscana.

“Rispetto alla domanda se il PNRR è una sfida vinta, possiamo dire positivamente che, grazie alla spinta generata dal Piano, il comparto delle Province a livello nazionale ha segnato una crescita della spesa degli investimenti del 47% dal 2021 al 2023.  In aggiunta, il nuovo codice degli si è dimostrato uno strumento utile per semplificare e snellire le procedure che forse in precedenza erano troppo ingessate, così come lo sono state la digitalizzazione dell’intero ciclo dell’appalto e il consolidamento del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti.

Tuttavia, come illustrato stamani nella presentazione del rapporto IRPET 2024, permane un livello elevato di procedure che non rientrano nelle categorie lavori, servizi e forniture. Questo dovrebbe indurre il sistema istituzionale a trovare le modalità organizzative più idonee per efficientare le scarse risorse umane presenti nelle pubbliche amministrazioni in vista di un futuro che vedrà esaurirsi la spinta dei Piani straordinari, come il PNRR e il PNC. Concludo sottolineando come rimangono aperte due questioni che avvalorano l’urgenza di programmare il futuro: l’adozione di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per appalti pubblici sopra i due milioni di euro e l’esecuzione del contratto in caso di stazione appaltante in convenzione. Il livello insufficiente di personale negli enti complica notevolmente una pronta attuazione di queste novità e le capacità di reclutamento del settore pubblico non sembrano poter risolvere il problema. Essenziale in ogni caso è la formazione per il personale degli uffici dedicati agli appalti e un sistema di incentivi per potenziare queste strutture”.

Ultimo aggiornamento

20 Marzo 2025, 12:34