La Toscana prosegue il confronto sulle aree idonee per le energie rinnovabili: coinvolte le Province di Grosseto, Livorno, Siena e Arezzo
Data:
3 Febbraio 2025
La Regione Toscana ha avviato un percorso di concertazione con le istituzioni locali per approfondire il progetto di legge regionale 291, che disciplina l’individuazione delle superfici e delle aree idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo ciclo di incontri territoriali mira a garantire il coinvolgimento diretto di Province e Comuni nelle scelte strategiche, con l’obiettivo di definire un quadro chiaro e condiviso che coniughi lo sviluppo delle energie rinnovabili con la tutela del paesaggio e delle attività economiche locali.
Dopo le tappe di Grosseto e Livorno, anche le Province di Siena e Arezzo hanno aderito a questo processo, ospitando momenti di confronto tra amministratori, tecnici e rappresentanti istituzionali. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del percorso avviato dalla Regione per il raggiungimento degli obiettivi della conversione energetica 2030, garantendo un’adeguata pianificazione e il superamento della logica generica delle normative nazionali.
A Grosseto, l’incontro è stato convocato dal presidente della Provincia, Francesco Limatola, e ha visto la partecipazione dell’assessora regionale alla Transizione ecologica e Sviluppo sostenibile, Monia Monni, insieme a numerosi sindaci del territorio e ai tecnici della Direzione regionale competente. Durante il dibattito, il presidente Limatola ha evidenziato il ruolo centrale della Provincia nel coordinamento dei Comuni e nella tutela del territorio: “La tutela ambientale è da sempre centrale nelle politiche locali ed è forte la sensibilità verso la produzione di energia da fonti rinnovabili contestuale alla tutela dei paesaggi straordinari, così come previsto dalla Regione. Ma siamo contrari e vogliamo sia posto un freno a tutti i tentativi di speculazione e di sfruttamento selvaggio dei territori.”
Un’analoga riunione si è svolta a Livorno, presso Palazzo Granducale, convocata dalla presidente della Provincia, Sandra Scarpellini. Hanno partecipato, oltre all’assessora Monni, anche Gianni Anselmi, presidente della II Commissione del Consiglio regionale, Ruben Cheli, direttore di UPI Toscana, e Michela Chiti, funzionaria del Servizio Europa e Pianificazione della Provincia. In collegamento video era presente Simone Gheri, direttore di ANCI Toscana.
La presidente Scarpellini ha sottolineato il ruolo chiave delle Province in questo percorso: “Le Province sono chiamate a svolgere un ruolo di coordinamento, coadiuvando i Comuni. Ruolo che porteremo avanti con convinzione, al fine di garantire un lavoro comune che favorisca la coesione, la compensazione e l’equilibrio tra i territori, con particolare attenzione all’economia agricola e al contrasto di possibili fenomeni speculativi o concentrazioni di interessi in determinate zone.”
Anche le Province di Siena e Arezzo hanno seguito l’esempio di Grosseto e Livorno, organizzando incontri con amministratori locali e tecnici per discutere i contenuti della Pdl 291. E proprio ad Arezzo nella mattinata di lunedì 3 febbraio, presso la Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia si è tenuto un incontro di approfondimento sulla proposta di legge regionale 291
“La Provincia è chiamata a svolgere un ruolo di coordinamento, coadiuvando i Comuni, ed essere tutti qui insieme oggi, dimostra la capacità di saper coordinare questa intensa e complessa attività di pianificazione, che va ben oltre i confini del singolo Comune – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri – Un ruolo che porteremo avanti con i Sindaci, nel principio di Casa dei Comuni, al fine di garantire un lavoro di rispetto delle peculiarità dei territori,seppur sia forte la sensibilità verso la produzione di energia da fonti,ma ponendo l’attenzione al contrasto di possibili fenomeni speculativi”
IlDirettore di Upi Toscana Ruben Cheli sostiene: “Come Upi Toscana abbiamo presentato un documento con le osservazioni condivise con Anci Toscana, documento passato dai Direttivi delle associazioni e poi approvato al Consiglio delle Autonomie Locali. Stiamo cercando, grazie alla disponibilità dell’Assessora Monni e dei Presidenti delle Commissioni consiliari De Robertis e Anselmi, di approfondire la fattibilità di alcuni interventi che stanno a cuore dei territori, come ad esempio la tutela dei nostri magnifici paesaggi, la valorizzazione della produzione da rinnovabili già esistente in certe aree rispetto ai consumi o la regolazione di un agrivoltaico che non sia speculativo. Confidiamo di poter giungere a un risultato positivo per la Toscana, che ha comunque già avuto il coraggio e la serietà di coinvolgere gli amministratori ed evitare concentrazioni esagerate di impianti senza un vero governo del fenomeno”.
Durante gli incontri, è stata evidenziata la necessità di un equilibrio tra la conversione energetica e la tutela delle attività agricole, oltre alla compartecipazione dei Comuni nel processo decisionale, garantendo criteri di perequazione territoriale.
Gli incontri sul territorio stanno fornendo materiale utile per il lavoro delle Commissioni consiliari e del Consiglio regionale, che stanno esaminando la proposta di legge presentata dalla Giunta lo scorso dicembre. La volontà della Regione è chiara: costruire un modello di sviluppo delle energie rinnovabili che sia condiviso e rispettoso delle peculiarità territoriali. ANCI e UPI Toscana continueranno a svolgere un ruolo centrale in questo processo, garantendo che la voce delle autonomie locali sia ascoltata nei tavoli decisionali regionali.
Grazie a questo approccio partecipato, la Toscana si pone all’avanguardia nella pianificazione del futuro energetico, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del proprio patrimonio territoriale.
Ultimo aggiornamento
3 Febbraio 2025, 16:59