La nuova legge regionale sull’innovazione digitale: evento di presentazione a Firenze con gli RTD toscani
Data:
25 Marzo 2025

Martedì 25 marzo 2025 è stata presentata la nuova legge regionale sull’innovazione digitale nel corso di un’iniziativa che si è tenuta a Firenze nell’Istituto degli Innocenti con amministratori e responsabili della transizione digitale di enti locali, enti regionali ed aziende di pubblici servizi.
Uno degli aspetti più innovativi del testo è quello, e la Toscana è la prima Regione a farlo, che disciplina l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale definendone i contesti strutturati, anche sperimentali, improntati al rispetto di principi etici, di sicurezza, di trasparenza e di protezione dei dati personali.
Inoltre la LR 57/2024 individua anche altri ambiti strategici che la Regione Toscana si impegna a presidiare tra i quali la cybersicurezza della infrastruttura di rete regionale, la connettività fissa e mobile per la popolazione, il coordinamento della rete dei Responsabili per la transizione digitale (RTD) dei soggetti aderenti alla Rete Telematica Regionale Toscana, la crescita delle competenze digitali.
Ad intervenire per UPI Toscana, nel corso di una tavola rotonda, è stato il Direttore Ruben Cheli, che ha affermato: “una delle innovazioni più rilevanti della LR 57/2024 è l’accento posto sull’accessibilità, in un’ottica di supporto ai cittadini, con l’obiettivo di costruire una “casa digitale” capace di presidiare ambiti strategici.”
Ricorda poi come nel corso degli ultimi anni come UPI Toscana è stato avviato un graduale percorso di proficua collaborazione con la Regione sui temi del digitale, stipulando una specifica convenzione e avviando alcuni progetti di comune interesse, in particolare tre progettualità, finanziate con la L.145/2018, come primo la migrazione al cloud, adeguamento siti web e sviluppo servizi on-line, come secondo un sistema di gestione delle autorizzazioni dei trasporti eccezionali e il terzo rappresentato dalla costituzione, l’aggiornamento e la valorizzazione di banche dati geografiche di interesse per gli enti territoriali attraverso l’implementazione di una piattaforma GIS.
“La stessa esistenza della norma, la sua struttura e il fatto che essa sia un’avanguardia a livello nazionale dimostrano l’attenzione che il sistema istituzionale pubblico toscano riserva al tema della transizione digitale” ha affermato il Direttore Cheli, “è importante tenere conto e prendere atto che il futuro sarà inevitabilmente permeato e condizionato dalle nuove tecnologie, in continua evoluzione ed espansione. La Toscana – come Regione ma soprattutto come sistema istituzionale pubblico – intende con questa legge fare questo e credo che sia la cosa migliore da fare in un mondo dove la trasmissione fisica dei messaggi è durata secoli, il telefono è durato qualche decennio mentre recentemente in pochi anni siamo passati dal cellulare allo smartphone all’intelligenza artificiale che ormai abita molte delle nostre abitazioni, dialoga con noi e ci presta servizi.”
Condivide poi il fatto di identificare come “strategica” la rete regionale dei responsabili per la transizione digitale delle pubbliche amministrazioni toscane aderenti alla RTRT: “In questa RTRT una centralità viene riservata dalla nuova legge regionale, e giustamente, alla rete degli RTD, figura dirigenziale interna all’ente che la normativa nazionale investe di compiti e responsabilità in merito alla transizione digitale dell’ente. Come UPI Toscana condiviamo le potenzialità di un coordinamento regionale degli RTD per avviare un percorso di condivisione e di lavoro comune, anche e soprattutto dei tecnici, tenuto conto dei temi che gli enti locali si trovano a far fronte. Aspetti come il BIM, che impone l’utilizzo di tecnologie digitali per la realizzazione di opere pubbliche e richiede programmi e formazione specifiche, oppure la sicurezza Cybernetica, a fronte di alcuni attacchi che anche recentemente hanno colpito amministrazioni toscane, e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle enormi banche dati esistenti per ottimizzare e rendere più efficiente l’organizzazione e le procedure amministrative sono tutte possibili azioni che richiedono un coordinamento attento e uno scambio di esperienze e di buone pratiche.
Conclude il suo intervento affermando che “a fronte della crisi del posto di lavoro pubblico, stretto tra una crescita dei prezzi e una dinamica dei salari che risulta inferiore rispetto al settore privato, soprattutto per i settori tecnici, in attesa che il legislatore nazionale si renda conto del pericolo di impoverimento del settore pubblico e vi ponga rimedio, come più volte sostenuto da UPI Toscana la nostra idea di sistema istituzionale si fonda sul decentramento e sui principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza e per questo riteniamo utile proporre la Provincia come l’ente e l’ambito ottimale su cui sviluppare dei Centri di competenza digitali di raccolta dei fabbisogni e di supporto ai comuni del territorio, sotto la programmazione e l’indirizzo strategico della Regione. In questo è essenziale una formazione continua specifica e approfondita per gli RTD e una formazione continua anche per tutto il personale dipendente degli enti, perché è tutto il personale e tutti i settori a essere coinvolti e impegnati nella transizione digitale. Per questo riteniamo il Consorzio METIS una importante opportunità per il sistema toscano e l’auspicio è quello di una larga adesione da parte del maggior numero possibile di soggetti”.
Ultimo aggiornamento
25 Marzo 2025, 16:17