Bilanci pubblici e autonomie locali: la riforma contabile tra sfide e opportunità

Data:
20 Marzo 2025

Bilanci pubblici e autonomie locali: la riforma contabile tra sfide e opportunità

Si è tenuto questa mattina a Firenze il convegno dedicato alla riforma della contabilità pubblica e al ruolo degli enti territoriali. Un appuntamento che ha permesso di approfondire gli effetti dell’introduzione del nuovo sistema unico di contabilità economico-patrimoniale ACCRUAL per tutte le Pubbliche Amministrazioni. L’evento ha visto la partecipazione delle istituzioni, tra cui Alessio Mantellassi, sindaco di Empoli e vice sindaco metropolitano di Firenze, Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena e delegato ANCI Toscana alla Finanza Locale, Luca Marmo, presidente della Provincia di Pistoia e delegato UPI Toscana alla Finanza Locale, Guido Mazzoni, vice presidente della Fondazione Antonino Borghi, e Mario Nispi Landi, presidente della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Toscana.

La riforma della contabilità pubblica, prevista dal PNRR, ha l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e un controllo più efficace della gestione economico-finanziaria degli enti pubblici. Il nuovo sistema, basato sul principio di competenza economica e sul metodo della partita doppia, permette di conoscere con maggiore precisione il costo effettivo dei servizi erogati, la consistenza patrimoniale degli enti e la loro evoluzione nel tempo, favorendo così una migliore comparazione tra le diverse amministrazioni.

Tuttavia, l’introduzione di questa riforma è avvenuta in un momento storico particolarmente complesso per le Province. Dopo la riforma Delrio e la legge di bilancio del 2015, che hanno comportato una drastica riduzione delle risorse e del personale, il comparto provinciale ha continuato a subire tagli significativi che hanno compromesso la sua operatività. La reintroduzione di un patto di stabilità ha avuto effetti rilevanti sugli enti territoriali, in un contesto in cui il debito pubblico italiano è rimasto ampiamente sopra il 130% del PIL e le recenti scelte di spesa pubblica hanno condizionato ulteriormente i bilanci locali.

Le difficoltà finanziarie delle Province sono state evidenti anche nella gestione delle infrastrutture e dei servizi essenziali. In Toscana, le risorse disponibili per la manutenzione ordinaria delle scuole superiori e della rete stradale sono state estremamente limitate, con cifre che permettono di far fronte in maniera adeguata alle necessità di centinaia di edifici scolastici e migliaia di chilometri di strade provinciali. Questa situazione si è ripercossa anche sulla capacità degli enti di assumere personale qualificato, un elemento fondamentale per affrontare con successo la transizione verso il nuovo sistema contabile.

UPI Toscana ha sottolineato l’importanza di accompagnare questa riforma con un adeguato rafforzamento finanziario degli enti locali. Senza risorse adeguate, il rischio è che il nuovo sistema rimanga un mero esercizio formale, senza un impatto concreto sulla gestione pubblica. È essenziale garantire un piano di formazione efficace per il personale degli enti, un supporto economico stabile per le Province e la possibilità di assumere nuove risorse, così da consentire agli enti territoriali di adempiere pienamente ai propri compiti e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. L’auspicio è che la riforma sia attuata con la giusta attenzione ai tempi e alle condizioni degli enti, evitando forzature che possano comprometterne l’efficacia e aggravare ulteriormente le difficoltà finanziarie degli enti locali.

Ultimo aggiornamento

20 Marzo 2025, 10:02