“Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana”: UPI Toscana celebra le donne della Resistenza nell’80° anniversario della Liberazione
Data:
12 Aprile 2025

Si è svolta questa mattina, presso l’Auditorium del Consiglio Regionale in via Cavour a Firenze, la presentazione del progetto e libro “Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana”, promosso dal Consiglio regionale con il contributo di UPI Toscana, della Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana e dell’Università degli Studi di Firenze.
Un’iniziativa che, nell’ambito delle celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, accende i riflettori sul ruolo determinante delle donne nella lotta partigiana e nella ricostruzione democratica del nostro Paese. Durante l’evento è stato conferito un riconoscimento simbolico, sotto forma di pergamene, alle famiglie delle protagoniste delle storie raccolte nel volume: un gesto semplice, ma carico di significato e gratitudine.
UPI Toscana, da sempre impegnata nella valorizzazione della memoria storica nei territori, ha sostenuto con convinzione questo progetto, riconoscendone il valore non solo culturale, ma profondamente civico e istituzionale. La scelta di raccontare la Resistenza da una prospettiva femminile colma una lacuna storiografica e restituisce pienezza al racconto delle nostre radici repubblicane.
Nel suo intervento, il Presidente di UPI Toscana Gianni Lorenzetti ha dichiarato:
“L’80° anniversario della Liberazione rappresenta un’occasione preziosa per rinnovare la memoria e riflettere sul valore della lotta di Resistenza in Toscana. In questo contesto, la pubblicazione dedicata alle donne che hanno contribuito alla Resistenza nelle nostre province assume un significato straordinario. Troppe volte queste storie sono rimaste ai margini del racconto pubblico, oscurate da una narrazione prevalentemente maschile. Ma la Resistenza non fu solo un fronte di battaglia armata: fu una rete collettiva, diffusa, coraggiosa, e le donne furono il suo cuore pulsante.”
“Partigiane, staffette, infermiere, organizzatrici: in mille modi diversi le donne garantirono collegamenti tra le brigate, nascosero e curarono i feriti, diffusero materiali clandestini, tennero in vita la speranza in un’Italia diversa. Operarono con coraggio, spesso nel silenzio e nel rischio quotidiano. Ricordarle oggi, attraverso questo progetto, significa rendere giustizia storica, ma anche lanciare un messaggio forte alle nuove generazioni. La libertà che viviamo è figlia anche del loro sacrificio. Come UPI Toscana, sentiamo il dovere di portare avanti questa memoria, radicandola nei territori, nelle scuole, nelle istituzioni.”
“Molte di queste donne non si sono fermate con la fine della guerra. Hanno continuato a battersi per i diritti, la giustizia sociale, l’uguaglianza. Per questo oggi non le celebriamo solo come figure del passato, ma come fondatrici a pieno titolo della nostra democrazia. La loro eredità è viva e attuale: è un invito alla responsabilità, alla partecipazione, al coraggio civile.”
Il progetto “Resistenze, femminile plurale” si conferma dunque come un’importante operazione culturale, ma anche istituzionale, capace di raccontare la storia da una prospettiva nuova, inclusiva, profondamente umana. UPI Toscana rinnova attraverso questa iniziativa il proprio impegno nel sostenere percorsi di memoria attiva, diffusi in tutte le province, in cui il passato diventa chiave per leggere il presente e orientare il futuro.
Durante la presentazione sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Vannino Chiti, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza, Francesca Basanieri, Presidente della Commissione Pari Opportunità, Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze, insieme a Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto storico grossetano della Resistenza, e alla docente Francesca Cavarocchi.
Ricordare le donne della Resistenza non è solo un atto di giustizia storica: è un gesto politico, civile e culturale, che rafforza le fondamenta della nostra Repubblica. E proprio da qui, dalla Toscana, UPI rilancia un messaggio chiaro: senza memoria non c’è democrazia.
Ultimo aggiornamento
12 Aprile 2025, 13:37