UPI Toscana: riunione del Comitato Direttivo a Roma su riforma e tagli alle Province

Data:
5 Marzo 2025

UPI Toscana: riunione del Comitato Direttivo a Roma su riforma e tagli alle Province

Questa mattina si è riunito a Roma il Comitato Direttivo di Upi, un appuntamento periodico in cui si affrontano le questioni legate alla situazione delle Province italiane e al percorso di riforma necessario per garantire il loro pieno funzionamento. Durante la riunione, il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi ha presentato una serie di comunicazioni rilevanti, tra cui l’annuncio di pesanti tagli ai finanziamenti destinati alla manutenzione delle strade provinciali.

Il piano di riduzione delle risorse prevede una diminuzione progressiva a partire da quest’anno, con un taglio di 20 milioni nel 2025 e di 15 milioni nel 2026. Sebbene non siano previsti ulteriori tagli nel 2027 e nel 2028, il 2029 vedrà una drastica riduzione di 275 milioni di euro. Per la Toscana, questo significa una contrazione dei fondi pari a 1,4 milioni nel 2025, 1 milione nel t2026, fino a raggiungere 19,4 milioni di euro di risorse sottratte nel 2029 per i programmi di manutenzione delle infrastrutture stradali.

Tra i punti affrontati nel corso della riunione particolare rilievo ha avuto l’iniziativa che UPI intende avviare nei confronti delle Regioni italiane mediante l’elaborazione di un modello di proposta di legge volta a ridefinire le funzioni delle Province nelle materie di competenza regionale, adattandola al caso concreto. A dieci anni dalla Legge Delrio (L. n. 56/2014), emerge la necessità di riconsiderare l’assetto delle funzioni amministrative, non solo in termini di competenze, ma anche di adeguato trasferimento delle risorse finanziarie necessarie per l’esercizio delle stesse.

Le leggi regionali adottate successivamente alla riforma del 2014 sono state formulate prima del referendum costituzionale del 2016, che ha bocciato la riforma costituzionale che mirava alla soppressione delle Province. Tale bocciatura ha confermato la permanenza di questi enti, rendendo evidente l’urgenza di un intervento normativo per garantire loro una piena operatività, in coerenza con i principi dell’articolo 118 della Costituzione.

L’obiettivo della proposta di legge di UPI è quello di ristabilire un equilibrio nel sistema amministrativo locale, prevedendo un ruolo chiaro e definito per le Province ai sensi del dettato Costituzionale. Il processo di riforma dovrebbe coinvolgere sia lo Stato che le Regioni, con l’obiettivo di garantire un’organizzazione amministrativa efficiente e rispondente alle esigenze dei territori.

Durante la discussione, sono emerse anche preoccupazioni legate alla spending review, alle difficoltà del trasporto pubblico locale, ai crescenti fabbisogni per l’assistenza agli studenti disabili, ai rapporti complessi con le Regioni e al blocco delle riforme. Un tema critico è rappresentato dall’emorragia di personale che sta colpendo le Province e dalla disuguaglianza crescente rispetto ai dipendenti di Ministeri e Agenzie, compromettendone ulteriormente la capacità operativa.

“Non vorremmo che il governo stesse cercando di logorarci lentamente”, è stato il monito espresso nel corso della riunione. “Abbiamo bisogno di un confronto politico chiaro e definito, ma dobbiamo anche stabilire un limite oltre il quale saremo costretti a intraprendere azioni più incisive. Non possiamo permetterci di essere percepiti come un elemento di debolezza nel sistema amministrativo del Paese”.

L’UPI continuerà a lavorare per difendere il ruolo delle Province e garantirne il rilancio, attraverso un dialogo costruttivo con il governo e le istituzioni regionali. Tuttavia, qualora non si registrassero passi avanti concreti, l’Unione non esclude azioni più decise per far valere le proprie istanze.

Ultimo aggiornamento

5 Marzo 2025, 12:11