“Le polemiche delle ultime settimane sulla piena attuazione del Pnrr, con le accuse agli enti locali di scarsa capacità operativa, sta facendo emergere quello che finora è stato ignorato: che si tratta prima di tutto di un Piano che ha per priorità le riforme e rischierà di ripercuotere sul territorio le conseguenze di una sottovalutazione diffusa della sostenibilità degli oneri correnti necessari a regime per la gestione degli investimenti realizzati”.

Così il Direttore di Upi Toscana, Ruben Cheli, nell’ambito di una iniziativa che si è tenuta oggi in Regione Toscana sulla trasparenza e i dati aperti nel Pnrr.

“Nessuno di quelli che ora accusano il territorio di non saper mettere a terra gli interventi si è posto il problema dell’organizzazione istituzionale, ovvero di chi, come e dove andassero localizzati. Il ruolo della Provincia sarebbe stato essenziale nella raccolta dei fabbisogni, nella pianificazione, nella localizzazione e nel coordinamento degli interventi. Purtroppo ha prevalso la logica dell’abbandono della funzione fondamentale di sviluppo strategico locale, svolta dai nostri enti prima della riforma Delrio. Ora l’obiettivo è lavorare sodo, per provare a monitorare e conseguire tutti gli obiettivi di milestone e target”.

Il Direttore di Upi Toscana infine ha proposto congiuntamente con Anci Toscana l’organizzazione di un incontro toscano sulla piattaforma Regis con il Mef, per semplificare e facilitare il lavoro di Province e Comuni. “Come province siamo stati i primi a cimentarci con le risorse per i due Piani Scuola e abbiamo dimostrazione che ancora troppi sono i problemi con il sistema Regis, con il meccanismo degli anticipi, con i ritardi del Miur, con le gare che rischiano di andare deserte o peggio abbandonate in corso – ha concluso il Direttore – pertanto è importante che ciascuno al proprio livello faccia la propria parte”.